Amanita ocreata

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Amanita ocreata
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoFungi
DivisioneBasidiomycota
SottodivisioneAgricomycotina
ClasseAgaricomycetes
SottoclasseAgaricomycetidae
OrdineAgaricales
FamigliaAmanitaceae
GenereAmanita
SpecieA. ocreata
Nomenclatura binomiale
Amanita ocreata
Peck, 1909
Amanita ocreata
Caratteristiche morfologiche
Cappello
convesso
Imenio
Lamelle
adnate
Sporata
bianca
Velo
anello e volva
Carne
immutabile
Ecologia
Commestibilità
mortale

Amanita ocreata (Peck, 1909) è un fungo basidiomicete altamente velenoso del genere Amanita. Presente soprattutto nel Nord-ovest Pacifico e nella Provincia Floristica della California, A. ocreata tende a creare micorrize con alberi del genere Quercus. Il grande carpoforo del fungo si sviluppa generalmente in primavera; il cappello può essere bianco o lievemente ocraceo e spesso diviene lievemente marrone al centro, mentre il gambo, l'anello, le lamelle e la volva sono sempre di colore bianco.

Amanita ocreata è simile a molte specie comunemente consumate dagli esseri umani; ciò aumenta il rischio di avvelenamento. I carpofori maturi di A. ocreata possono essere confusi con quelli di Amanita velosa,[2] di Amanita calyptroderma o di Volvopluteus gloiocephalus,[3] mentre gli esemplari immaturi possono essere confusi con corpi fruttiferi del genere Agaricus (come A. arvensis e A. campestris) o del genere Lycoperdon. Caratterizzata da una tossicità simile a quella di Amanita phalloides, Amanita verna, Amanita virosa e Amanita bisporigera, è un fungo potenzialmente letale e responsabile di diverse intossicazioni in California.[4] La sua principale tossina, l'α-amanitina, danneggia il fegato e i reni compromettendone severamente la funzionalità; non si conosce un antidoto specifico all'amanitina, anche se l'impiego di silibinina e di N-acetilcisteina sembra possa essere utile.[5] I sintomi iniziali sono di tipo gastrointestinale e includono coliche addominali, diarrea e vomito; essi scompaiono temporaneamente dopo 2-3 giorni, per poi ricomparire accompagnati da segni di danneggiamento epatico e renale: ittero, delirium, crisi epilettiche e coma, il quale può sopraggiungere per insufficienza epatica acuta dopo 6-16 giorni dall'ingestione del fungo.

  1. ^ (EN) Amanita ocreata, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) Arora, David, All That the Rain Promises and More: A Hip Pocket Guide to Western Mushrooms, febbraio 1991, ISBN 9780898153880.
  3. ^ (EN) Wood, Michael; Stevens, Fred, California fungi:Amanita ocreata, in The Fungi of California, 1998-2007. URL consultato il 30 dicembre 2023.
  4. ^ (EN) Ammirati, Joseph F.; Thiers, Harry D.; Horgen, Paul A., Amatoxin containing mushrooms:Amanita ocreata and Amanita phalloides in California, in Mycologia, vol. 69, n. 6, 1977, pp. 1095-1108, DOI:10.2307/3758932, PMID 564452.
  5. ^ (EN) Enjalbert F, Rapior S, Nouguier-Soulé J, Guillon S, Amouroux N, Cabot C, Treatment of amatoxin poisoning: 20-year retrospective analysis, in Journal of Toxicology: Clinical Toxicology, vol. 40, n. 6, 2002, pp. 715-757, DOI:10.1081/CLT-120014646, PMID 12475187.

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